Sin dalla gravidanza abbiamo ascoltato tanta musica con Alexander. Gli abbiamo parlato molto. Carolien rideva quando mi vedeva avvicinarmi per parlare alla pancia.
I primissimi giorni dopo il nostro arrivo a casa, abbiamo sempre usato la musica per sottolineare certi momenti. Il brano che abbiamo utilizzato di più anche durante la gravidanza è stato A Thousand years di Christina Perri. Avevamo (e abbiamo ancora) un peluche che suona la melodia di questo brano. La ascoltavamo spesso la sera dopo esserci messi a letto. Ricordo ancora la felicità che mi stringeva la gola, mentre stretti sotto le coperte sognavamo di conoscere il nostro bambino. Provavamo ad immaginarci il suo volto. A chi sarebbe assomigliato. Che carattere avrebbe avuto.
Appena arrivati a casa abbiamo cominciato ad ascoltare anche altri brani e composizioni. Una delle preferite di Alexander è l’impromptu n. 3 di Schubert. Lo suonavamo spesso ogni volta che volevamo rilassarci. Beethoven sembra anche piacergli, se non altro perché trovo qualsiasi scusa per ascoltarlo e farglielo ascoltare.
Stasera aveva mal di pancia. Dopo averlo preso in braccio come piace a lui e camminato avanti e indietro, ho ripensato a quel brano. Ho preso il telefono e ho cercato un’interpretazione di Daniel Barenboim. Non so quanto sia suggestione o proiezione, ma i suoi occhi hanno cambiato forma. Ho visto che aveva sentito qualcosa che richiamava alla mente altre sensazioni. Dei ricordi, se possibile.
Proviamo a stimolare tutti i sensi. Oltre alla musica, ascoltiamo insieme anche degli audiolibri. Al momento abbiamo quasi terminato Cime Tempestose. Ma abbiamo anche ascoltato De middernacht bibliotheek in olandese e Sapiens in inglese.
Dalla sorella di Carolien abbiamo ricevuto un libricino con delle immagini ad alto contrasto. Alexander ci va pazzo. Il tummy time è diventato di colpo più interessante.
Stamattina gli abbiamo anche montato la palestrina regalata da mia sorella e il suo compagno. Lo vediamo diventare sempre più attivo, curioso. È bellissimo da vedere.
Teniamo anche conto del riposo di cui ha bisogno. Teniamo il box il più vuoto possibile. I giochini li mettiamo solo quando è il momento di giocare. La radio la spegniamo molto più spesso. Creiamo tanti momenti di silenzio.
Come con tutto, cresciamo insieme. Insieme capiamo cosa ci serve. Insieme costruiamo nuove abitudini.
Insieme viviamo la nostra nuova vita.