Marzo 5, 2022 morenomaugliani

Il mio primo Triathlon – Settimana 1

Grazie di essere venuto qui. In questo blog racconto la mia prima settimana di allenamenti per il Triami Sprint Triathlon. Se vuoi sapere come sono arrivato qui, leggi questo articolo.

La prima settimana di allenamenti è iniziata il 28 febbraio, il giorno dopo il nostro rientro da una settimana in Italia.

28/02/2022 | 1° allenamento – Corsa

Il lunedì è una giornata molto impegnativa per me. Dalle 9 alle 15 lavoro presso il liceo “Het Stedelijk Lyceum Kottenpark” in Enschede. Appena finito vado direttamente al Kunstcircuit di Deventer, dove ho la mia scuola di batteria MoreDrums. Qui lavoro fino alle 18:45, dopo di che raggiungo l’A.V. Daventria dove alle 19:30 inizia l’allenamento di corsa.

Vengo accolto da Maarten, che mi assisterà per tutto l’allenamento spiegandomi in grandi linee come funzionano i diversi appuntamenti. Tutto si svolge su una pista di 300m. Si inizia con dei giri di riscaldamento. Gli atleti arrivano e in ordine sparso iniziano a correre. Dopo qualche giro, ci si raggruppa in cerchio per fare esercizi di ginnastica. Si fa dello stretching, unito a movimenti per attivare le fasce muscolari che si andranno ad utilizzare. Inizia poi la parte tecnica. Viene creato un circuito per allenare un determinato tipo di tecnica, che varia di settimana in settimana. L’istruttore spiega le diverse stazioni e dirige una serie di ripetizioni. Al termine di questa fase, inizia l’allenamento a programma. Anche questo varia ogni settimana.

Di seguito riporto l’allenamento in punti:

  • Riscaldamento ca 2 km
  • Stretching e ginnastica ca 10 minuti
  • Circuito tecnica ca 15 minuti
  • 1x900m (al termine ½ giro camminata, ½ giro jogging)
  • 2x600m (ogni ripetizione ½ giro camminata, ½ giro jogging)
  • 2x300m (ogni ripetizione ½ giro camminata, ½ giro jogging)

Come primo allenamento ho mantenuto un ritmo basso e fatto solo ciò che sentivo di poter fare. Gli altri atleti sono molto allenati e sarebbe impensabile oltre che sciocco cercare di stargli al passo. Nel quaderno ho scritto che è stato un allenamento pesante e che ho ricevuto importanti consigli sulla tecnica.

01/03/2022 | 2° allenamento – Nuoto

Il martedì è una giornata relativamente leggera. Lavoro al mattino ad Enschede dalle 8:10 fino alle 13. Di nuovo al Kunstcircuit per le lezioni di batteria, stavolta fino alle 15:15. Dopo di che sono libero fino alle 19:30, ora dell’allenamento di nuoto.

Questo si svolge presso il centro De Scheg, a un paio di chilometri da casa. Dopo aver cenato intorno alle 18, lo piscina de schegraggiungo con la bici. Prima volta in questa piscina, vengo accolto da Simon, un istruttore che avevo visto anche il giorno prima. Insieme a me ci sono altri due neofiti alla prima lezione di nuoto. Prima di entrare in acqua Simon ci spiega bene quali sono i tratti tipici di questa disciplina applicata al Triathlon, dopo averci chiesto informazioni sulla nostra condizione fisica e vita sportiva.

Si entra in acqua con gli occhialetti e si inizia il riscaldamento. Un paio di vasche (la piscina è di 25 metri) e mi illudo che non sia poi così male. Alla terza vasca ero già stanco, sentivo il respiro aumentare e spalle e gambe lamentarsi. E pensare che dovevamo ancora iniziare!

Dopo avermi osservato, Simon mi spiega quali sono gli aspetti che devo migliorare per ottimizzare fatica ed energia. Innanzitutto, utilizzo troppo le gambe. Nel triathlon vengono usate meno, anche perché è la parte del corpo che richiede la maggior quantità di ossigeno. Se se ne fa un abuso, si è subito stanchi. Secondo aspetto da curare è la coordinazione del braccio sinistro quando respiro a destra. Tendo ad abbassarlo, iniziando già la bracciata successiva. Ciò in realtà interrompe la spinta che mi sono appena dato con la bracciata sinistra. Trovandosi per metà sott’acqua, forma un angolo che crea resistenza con l’acqua. Anche il movimento della bracciata in sé può essere ottimizzato. Anziché pensare a un movimento circolare, devo pensare a un movimento orizzontale (partendo dalla posizione orizzontale sull’acqua). Il polso si piega, poi viene il gomito. Insieme spostano la maggior quantità possibile di acqua per dare una spinta in avanti. Al termine della spinta, il braccio torna il più velocemente possibile in avanti.

L’allenamento è stato pesante, anche se ho imparato moltissimo. La condizione fisica non è granché e lo sapevo già, quindi niente di cui meravigliarsi. A causa di un errore di impostazione (era la prima volta in acqua) non ho registrato l’attività con l’iWatch, quindi non ho dati a disposizione.

04/03/2022 | 3° allenamento – Ciclismo

Per il terzo allenamento ho creato un percorso su Komoot. Quest’app è stata una scoperta interessantissima. È perfetta per creare fuori strada, o misti asfalto e bosco. Ho creato quindi un percorso di 50 km nel parco nazionale vicino Deventer, Holterberg. Qui, strano a pensarsi, ci sono anche delle salite! Nell’uscita ho incluso tratti di single trail, gravel e asfalto. Questa è la bellezza di avere una bici come la Giant Advanced Defy 3.

L’uscita è andata molto bene, il paesaggio era bellissimo. Ho avuto un po’ di mal di schiena (parte bassa), ma solo all’inizio. Le salite si sono fatte sentire, anche in combinazione con il vento. In un paese senza montagne, il vento può circolare liberamente raggiungendo in un attimo i 50 km/h. Un degno sostituto delle salite italiane.

Qui trovate il resoconto di questa uscita:

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05/03/2022 | 4° allenamento – Ciclismo

Per l’allenamento bonus ho scelto il ciclismo. Ho fatto un giro breve (24km registrati + 6 non registrati) con un altro membro di Triami. Non abbiamo spinto sulla velocità, potevo chiaramente percepire che avrei potuto fare di più. Dopo la prima settimana di allenamenti, non mi sembrava una cosa saggia da fare. Quindi mi sono solo goduto il paesaggio.

Ecco il resoconto dell’uscita:

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