Le prime settimane da neogenitori hanno una costante invariabile: la mancanza di sonno. Questa ha un effetto più o meno deleterio a seconda delle persone. Io personalmente ho capito per quale motivo la privazione del sonno viene usata come tortura.
In media, ci si deve alzare 2 volte a notte. Tre se ci si mette a letto prima. Ogni alzata prevede allattamento, ruttino e cambio del pannolino. In media 1 ora. Mettiamo il caso che ti sei messo a letto alle 23. Tuo figlio/a avrà mangiato almeno alle 22. Di solito passano 3 ore tra i pasti (spesso meno). Il prossimo turno sarà all’una di notte. Ti svegli all’una e torni a letto alle 2 (ottimista). Prima che ti riaddormenti passa almeno una mezz’oretta. Facciamo che ti riaddormenti alle 2:30 (molto ottimista).
Bene, il prossimo ‘turno’ è alle 4. Vuol dire che hai la bellezza di un’ora e mezza prima di doverti alzare di nuovo. La stessa cosa succederà col turno successivo.
Naturalmente questo ciclo va avanti per tutto il giorno, 24/7. Non c’è la possibilità di mettere pausa e fare un sonnellino. Anche la vita sociale va avanti. C’è da governare la casa, fare spesa, far uscire il cane, andare a lavorare, studiare, curare i rapporti, curare sé stessi.
In poche parole, si è stanchi. Di stanchezza vera.
Essere in grado di comunicare con il proprio partner è cruciale per superare indenni questa fase.
La comunicazione si ottiene dalla sublimazione della parola e dell’onestà. La facilità con cui questo succede nel nostro rapporto è una delle cose che mi ha fatto innamorare di mia moglie.
Parliamo di tutto, soprattutto delle cose ci fanno arrabbiare o ci mettono di cattivo umore. È stato logico analizzare questa situazione per trovare una soluzione funzionale per entrambi.
Il fatto che Carolien allatti al seno non mi esenta dal fare dei turni. Ci siamo organizzati con un tiralatte elettrico e dei contenitori per conservare il latte nel frigorifero. Così facendo mia moglie può rimanere a letto godersi un po’ di riposo. A seconda di quanto latte abbiamo a disposizione, potrò fare un biberon di solo latte materno, o un mix con latte in polvere.
Alternandoci riusciamo a dormire un po’ di più. Alexander dorme a volte più di 3 ore, il che ci regala del sonno bonus.
Questo stratagemma consente a Carolien di essere più libera nell’organizzazione delle sue giornate. Non essendo più legata all’allattamento diretto, può tranquillamente uscire senza problemi di orari o scadenze.
Affrontare la cosa in questo modo ci fa sentire ancora più uniti. Realizziamo che insieme siamo più forti. Farci i dispetti solo per sfogarci e poi finire a litigare sarebbe una sconfitta per entrambi.
In più, il mio rapporto con Alexander sta mettendo radici ancora più profonde. Questo è ciò che conta veramente.
E allora non c’è stanchezza che tenga.