Oggi è il nostro secondo anniversario di matrimonio. Il primo festeggiato con Alexander. Una giornata doppiamente speciale.
Una giornata che abbiamo deciso di passare a casa. Lentamente, senza obblighi o aspettative. Semplicemente insieme. Al mattino ci siamo presi del tempo per fare un bel bagnetto ad Alexander. Abbiamo sistemato la vasca sul sostegno in camera da letto. L’ho riempita con acqua a 38 gradi. Gli piace stare in acqua. Si rilassa ed è incuriosito dalle sensazioni che prova.
Nel pomeriggio mi sono dedicato alla scrittura. Per celebrare la giornata, ho deciso di raccontare la storia del nostro incontro. Ne è venuto fuori un bel testo. Puoi leggerlo qui.
Raccontare la nostra storia mi ha fatto rivivere di nuovo tutta la catena di casualità che ha reso possibile il nostro incontro. Gli eventi che ti cambiano la vita arrivano senza preavviso. Nel nostro caso in un innocuo mercoledì di ottobre.
Alexander piange molto meno, quasi esclusivamente quando a fame. Oppure quando lo mettiamo nel box. Per evitare di dover passeggiare tutto il giorno con lui in braccio, ho deciso di metterlo nel marsupio. Dopo un po’ di proteste iniziali è caduto in un sonno profondo. Mi sono trovato bene a lavorare in questo modo.
Per cena avevamo stabilito di ordinare il sushi. Riempiamo il carrello sul sito del nostro ristorante preferito. Non consegnano a domicilio, ma vista la bontà del loro sushi, siamo disposti ad ordinare da asporto.
Sorpresa: non accettano ordini per oggi. Decidiamo di rimandare a domani.
La sera dopo cena abbiamo fatto il rito della luce. Lo abbiamo fatto durante la cerimonia del nostro matrimonio e ci siamo promessi di farlo ad ogni anniversario. Il rito della luce simboleggia l’unione di due vite che si fondono per crearne una nuova. Ogni sposo ha una candela. Questa viene accesa dai genitori, a simboleggiare il passaggio di testimone. I due sposi avvicinano le fiamme delle candele (= unione di due personalità) per accenderne una più grande (= la famiglia che hanno creato).
Abbiamo spento la radio e ci siamo seduti a tavola con le stesse candele usate durante il matrimonio. Alexander riposava pacioso nel box. Sembrava capire che quello era un momento importante per mamma e papà.
Ho acceso la candela di Carolien. Lei ha acceso la mia. Le abbiamo avvicinate unendo le fiamme. Insieme abbiamo acceso la candela più grande. Dopo aver spento le nostre due candele, ci siamo presi le mani e rinnovato le nostre promesse personali guardandoci negli occhi.
Alexander decide che il tempo a nostra disposizione è stato sufficiente. Carolien lo prende in braccio, è quasi ora della poppata.
Il tempo ricomincia a fluire.