Giugno 19, 2023 morenomaugliani

I primi sorrisi

Foto di ciottoli sul bordo di un fiume

Oggi è stata una giornata magica.

Una giornata lunga, iniziata con la poppata delle 3 stanotte. Un altro paio d’ore di sonno prima di entrare nel ritmo “sociale”.

Oggi è il mio primo giorno di congedo di paternità. Qui nei Paesi Bassi, da un paio d’anni, il padre del neonato ha diritto a una settimana lavorativa (in base al contratto di lavoro) pagata al 100%, più 5 settimane lavorative pagate al 75% da utilizzare entro i primi sei mesi di vita del bambino.

Oggi è stato per me il primo giorno delle 5 settimane di congedo parentale.

Ma non è questo che ha reso la giornata magica. Non è neanche sapere che finite le 5 settimane di congedo, arriveranno le 6 settimane di ferie estive.

Stamattina dovevo portare la macchina dal meccanico per far riparare l’aria condizionata. Al ritorno a casa, un messaggio di Carolien:

‹‹Alexander sorride!››

Mi precipito di sopra e in tempo record sono sdraiato affianco a mia moglie e mio figlio. Questi sono esattamente i momenti che non voglio perdermi per nulla al mondo.

È lì che è cominciata la magia.

Dei sorrisi tanto grandi quanto sdentati che sembravano volermi ricordare cosa fosse di preciso la felicità. Occhi vigili che cercavano e seguivano i nostri sguardi. Reazioni alle nostre chiacchiere. Suoni che ricercavano una sorta di interazione.
Mi perdo cercando di interpretare questi sorrisi, ma mi arrendo quasi subito. Lascio riposare la mia mente e do spazio al mio cuore.

Ed è lì che lo sento. Sento amore puro fluire dentro e intorno a noi. La sensazione originale di contentezza, il non aver bisogno di nient’altro.

Vederlo crescere e cambiare letteralmente di giorno in giorno mi rende felice e malinconico allo stesso tempo. Questi momenti possono sembrare insignificanti, ma rappresentano esattamente le cose che mi mancheranno quando sarà passato del tempo.

Ripenso all’assenza di sonno, a quando sembra non esserci modo di farlo calmare. Alla rabbia furiosa quando non siamo iper veloci nel preparare il biberon. Ripenso a quando l’ho visto per la prima volta, a quando l’ho preso in braccio per la prima volta.

Questi sono momenti che accadono una volta sola. Una ed una soltanto. Se te li perdi, non li ritroverai più. Se li vivi, devi custodirli gelosamente, perché appunto non ce ne saranno altri.

Questo è il mio modo di farlo. Ho deciso di aggiornare più frequentemente questo mio blog (almeno nella sezione in italiano), per condividere la nostra crescita e le nostre esperienze.

Scrivo pubblicamente, ma in realtà scrivo per me. Per noi.