Hai letto l’articolo Pensiamo ancora con la nostra testa? Questo è il suo fratello esplicativo. Qui ti porto dentro il significato profondo di Logica, Grammatica e Retorica e ti mostro perché ne abbiamo ancora bisogno oggi.
Viviamo immersi in un oceano di informazioni. Ne riceviamo a centinaia ogni giorno, ma quante ne trasformiamo in conoscenza? E soprattutto: quanti di noi sono ancora capaci di distinguere, esprimeree ragionare?
Il Trivio – le tre arti liberali di Logica, Grammatica e Retorica– era un tempo il fondamento dell’educazione. Oggi potrebbe tornare a esserlo. Ma non come disciplina da museo: come tecnologia mentaleper vivere con lucidità nel nostro tempo.
La Logica: pensare in un mondo rumoroso
Viviamo in un’epoca che privilegia l’opinione rispetto all’argomentazione, la velocità rispetto alla profondità. Ma la logica ci chiede l’opposto: ci costringe a rallentare, a pensare prima di parlare, a evitare scorciatoie mentali.
Un esercizio che allena questo muscolo è il journaling quotidiano, come racconto qui: Dietro le quinte del mio journaling ibrido
Nelle scuole medievali, la logica era “l’arte di distinguere gli argomenti validi da quelli invalidi”. Serve ancora oggi per smascherare fallacie, riconoscere connessioni illogiche, e difendersi dalle manipolazioni.
Pensiamo agli algoritmi dell’intelligenza artificiale, che non conoscono la verità ma solo la probabilità. Il loro funzionamento si basa su pattern statistici, non su significato.
(Approfondisco questo tema nell’articolo Come utilizzare l’AI per imparare meglio – Strategie e metodi pratici)
La logica è quindi il primo vaccino contro l’infodemia, contro l’illusione che tutto ciò che è detto sia automaticamente vero. Senza logica, non c’è libertà.
Applicazioni pratiche:
- Individuare fallacie logichenei dibattiti pubblici e social
- Allenare il pensiero con mappe argomentativeo dialettiche socratiche
- Chiedersi: “Qual è la premessa nascosta di questa affermazione?”
La Grammatica: dare forma al pensiero
Se la logica struttura il pensiero, la grammatica gli dà forma. Le parole non sono solo veicoli di contenuto: sono strumenti per pensare meglio. Non si pensa in astratto, si pensa con parole precise.
Nel Medioevo, la grammatica era la prima arte da imparare. Significava imparare a dominare la lingua per dominare le idee. Non a caso logos in greco significa sia parola che ragione.
Lo studio delle Scritture ha un ruolo importantissimo in questo contesto, anche per quanto riguarda la memoria. (Ne parlo più a fondo nell’articolo La memoria, da tecnica retorica a gesto spirituale).
Saper usare la lingua non è solo questione di stile: è questione di chiarezza, coerenza, e di identità.
Applicazioni pratiche:
- Costruire frasi brevi e precise nei propri testi
- Espandere il proprio vocabolario attivo
- Analizzare testi classici o articoli con occhio grammaticale: come è costruita questa frase? perché funziona?
La Retorica: comunicare per costruire senso
Retorica oggi è spesso sinonimo di manipolazione. Ma nell’antichità era l’arte più nobile: quella di comunicare in modo efficace, etico e persuasivo. Non è l’arte di vincere, ma di costruire un ponte tra chi parla e chi ascolta. Richiede ascolto, empatia, precisione.
Nell’epoca dell’algoritmo e del content marketing, comunicare bene è fondamentale. Non basta avere ragione: bisogna saperla far comprendere.
Senza retorica, la logica rimane sterile e la grammatica muta.
Questo è anche il cuore del mio articolo sulla scrittura per pensare: Scrivere per Ricordare: Il Potere di un Commonplace Book nell’Era dell’AI
Applicazioni pratiche:
- Usare la struttura classica: exordium, narratio, divisio, confirmatio, confutatio, peroratio.
- Adattare il messaggio all’interlocutore
- Fare esercizi di sintesi: “spiega il tuo pensiero a un bambino di 8 anni”
Una tecnologia dell’anima
Il Trivio non è un ricordo del passato. È una tecnologia dell’anima: un software mentale per navigare l’epoca dell’informazione senza naufragare.
Grammatica, logica, retorica: pensare, parlare, distinguere. Tre atti, tre arti, tre strumenti per essere cittadini e non semplici utenti.
(Ecco come cerco di integrare questa tecnologia nel mio Secondo Cervello)
Epilogo: anche questo articolo è… retorico
Ok, ora guardiamo meglio. Questo articolo è stato scritto seguendo la stessa struttura che ho appena spiegato:
- Exordium– Ti ho fatto una domanda implicita: siamo ancora capaci di pensare?
- Narratio– Ti ho introdotto la storia del Trivio
- Divisio– Ho mostrato la tripartizione in Logica, Grammatica, Retorica
- Confirmatio– Ho argomentato il loro valore con esempi attuali
- Confutatio– Ho smontato i pregiudizi che oggi abbiamo su di esse
- Peroratio– Ho concluso con una visione sintetica e ispiratrice
Hai appena attraversato il Trivio. Senza accorgertene. Ma ora puoi tornarci consapevolmente.
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