Nei Paesi Bassi la festa del papà viene celebrata il 18 giugno. Alexander è arrivato il 14 maggio, rendendoci la mamma e il papà più felici (e stanchi) del mondo. Oggi è quindi la mia prima festa del papà!
Le feste comandate mi portano sempre a riflettere sull’autenticità dei festeggiamenti. E a me piace guardare le sfumature. Ne ho bisogno. È il mio modo per assaporare appieno ogni singolo giorno.
Penso al momento in cui Alexander mi chiamerà papà per la prima volta. Due sillabe per lui. Un mondo nuovo per me.
Formalmente si è padre non appena si registra il neonato all’anagrafe. Ma quand’è che ci si sente padre? Anche qui, due verbi diversi, due universi di significato.
Sentirsi papà per la prima volta
Mi piace registrare gli eventi nel modo più accurato possibile e questa volta non sono stato da meno.
Il 25 agosto 2022 alle 17:16 mi sono sentito padre per la prima volta. Ero di sopra quando Carolien mi chiama chiedendomi di scendere.
Arrivo in sala e sul tavolo vedo un test di gravidanza. Sento una stretta allo stomaco e mi avvicino. Carolien è in piedi accanto al tavolo, il test ha ancora una tacchetta prima di dare il risultato.
Guardiamo l’ultimo trattino intermittente tenendoci per mano. Mi perdo nei pensieri, mentre mi sento pervaso da una nuova consapevolezza.
L’ultimo trattino smette di lampeggiare e arriva l’esito: “zwanger” (incinta in olandese).
Io e Carolien ci guardiamo, ci abbracciamo e ci baciamo commossi.
“Sei pronto Morè?” mi chiede Carolien tenendomi le mani. I suoi occhi mi si specchiano nei miei. Una felicità profonda riesce a tenere a bada la tensione.
Nella mia testa e nel mio cuore una miriade di emozioni lottano per prendere il controllo. Di sicuro mi prendono alla gola.
In quell’attimo di tempo che sembra infinito, mi chiedo se sarò in grado. Mi guardo dentro e mi vedo con il grembiule celeste a quadretti aspettare mamma nel piazzale dell’asilo. Mi vedo mostrare orgoglioso il primo ginocchio sbucciato. Le feste di compleanno con tutta la famiglia. Sono affacciato al balcone di mia nonna e vedo mamma e papà scendere dalla macchina con mia sorella appena nata. L’adrenalina della prima partita di pallone. Sento il sapore del primo caffè. Il morso del primo bicchiere di vino. Sulla pelle ho l’aria ferma dell’ultimo giorno di scuola, mentre arrabbiato aggredisco il futuro. Sento il legno delle bacchette per la prima volta nelle mie mani. Quel senso di appartenenza. Mi vedo prendere macchine, autobus, treni e aerei. Mi sento parlare un’altra lingua, sempre meno straniera. Sono lì, in quella stanza di ospedale. Benedico mia madre con uno squarcio nel petto.
È lì che capisco. In tutti i momenti che rivivo, vedo chiara e cristallina la presenza costante e silenziosa dei miei genitori. Mi sento pronto a condividere l’Amore che mi è stato donato.
Torno al presente e guardo mia moglie.
È proprio in quel momento che mi sono sentito padre per la prima volta. Nella sala di casa nostra, alle 17:16 del 25 agosto 2022.
“Non aspettavo altro” riesco a dirle mentre la stringo forte a me.
La prima festa del papà
Oggi – 18 giugno 2023 – è domenica e come ogni settimana, la mattina è sacra. A dire il vero, la giornata è iniziata alle 3, quando Alexander si è svegliato per la poppata. Siamo scesi di sotto e sono riuscito a preparargli il biberon in tempo record (per sapere come, leggi i consigli per neopapà in questo articolo). Ci siamo seduti a tavolino, Alexander alle prese con il biberon e io con il libro che sto leggendo.
Verso le quattro siamo tornati di sopra. Ho aiutato Alexander a riprendere sonno e mi sono messo a leggere un altro po’. Puntuale come un olandese provetto, si è ripresentato alle 6:30. Carolien era pronta per la seconda poppata. Io sono rimasto a letto, ma non posso dire di aver dormito.
Verso le 9 sono sceso per preparare la colazione a Carolien e gliel’ho portata a letto.
Dopo un’oretta di musica, coccole e chiacchiere, abbiamo deciso di attivarci. Alle 14 attendevamo visite e dovevamo ancora fare spesa e riordinare casa.
Ieri avevamo stabilito che oggi avremmo mangiato del pesce al barbecue. Dopo aver stabilito cosa mangiare nei prossimi tre giorni per pranzo e cena ed aver aggiornato la lista, sono uscito per fare spesa. Mi piace prendermi cura della mia famiglia.
Al ritorno abbiamo mangiato un paio di toast, in attesa dei nostri amici.
Dopo aver mangiato insieme i beschuit met muisjes (una tradizione olandese della quale scriverò a breve) e fatto due chiacchiere, i nostri amici sono andati via. La pioggia è venuta a farci visita dopo diversi giorni. Me la sono goduta tutta. Verso le 18 il cielo ha riaperto. Tempismo perfetto per accendere il barbecue.
Il menù prevede spiedini di salmone marinato, spiedini di gamberi all’aglio e due tranci di salmone fresco.
Scrivo mentre aspetto che siano cotti al punto giusto.
Come vedi, una giornata normalissima. Per alcuni forse noiosa. Io invece assaporo ogni singolo momento avidamente e con profonda gratitudine.
Ti auguro di sentirti così un giorno.
Tanti auguri a tutti i papà.
Tanti auguri a me.