Il 2024 è stato un anno strano. A tratti veloce, a tratti lento, come se il tempo stesso non sapesse che ritmo scegliere. È stato un capitolo particolare della mia vita, un pezzo del puzzle più grande che sto cercando di costruire, con attenzione e intenzione.
Convivere con la perdita di mia madre mi ha messo davanti alla dura realtà. È il Tempo l’unica costante che può dare o togliere senso alla nostra Vita. Ognuno è libero di impiegarlo come vuole, questo è chiaro. Io ho sentito l’urgenza di rivederne l’utilizzo che ne facevo.
At the end of your life, looking back, whatever compelled your attention from moment to moment is simply what your life will have been.
Oliver Burkman
Ogni mattina mi sono svegliato presto, prima che il sole illuminasse tutto, con una penna in mano e una tazza di caffè accanto. Ho scritto, non per cercare la perfezione, ma per capire, per tracciare una mappa di ciò che stava accadendo dentro e fuori di me. È stato un esercizio di lentezza in un mondo che corre, un gesto deliberato di cura verso me stesso.
Questa abitudine non è solo sopravvissuta al caos della vita, ma è diventata il cuore del mio sistema di crescita personale. Scrivere è stato il modo per dare forma alle domande, ai dubbi e alle intuizioni che mi hanno accompagnato nel corso dell’anno. Ed è così che il journaling si è intrecciato con il progetto che annuncio oggi: The Polymath Quest.
2024: Un Anno di Connessioni
Ho corso, nuotato e pedalato. Non per arrivare da qualche parte, ma per esplorare quel confine tra fatica e leggerezza, tra disciplina e libertà. Ogni allenamento è stato un modo per mettere ordine nei pensieri, un dialogo silenzioso tra corpo e mente.
Allo stesso tempo, ho continuato a costruire il mio secondo cervello, un sistema per custodire e connettere ciò che apprendo. Ogni nota, ogni idea, ogni riflessione è diventata un pezzo di un puzzle più grande. Non sempre sapevo dove mi avrebbe portato, ma ogni piccola scoperta aveva il sapore di una conquista.
Nelle prossime settimane condividerò la mia pratica, sperando possa essere d’ispirazione.
Un Ponte tra Passato e Futuro
C’è stato un momento particolarmente significativo: la nascita della nostra seconda figlia. Per lei, per il nostro primo figlio, per mia moglie e la mia famiglia tutta ho scritto ogni giorno. Piccoli frammenti di vita che forse un giorno leggeremo insieme. Sono stati momenti preziosi che mi hanno insegnato il valore di rallentare, di osservare, di essere presente.
The Polymath Quest: Un Nuovo Inizio
Ed è proprio da queste connessioni che nasce The Polymath Quest, il progetto che annuncio oggi e che guiderà il mio 2025. Questo percorso non è solo un invito a esplorare molteplici discipline, ma un modo per imparare a pensare meglio, a vivere meglio e a creare connessioni profonde tra idee, esperienze e conoscenze.
The Polymath Quest non è un sistema rigido, ma una filosofia: un invito a rallentare, riflettere e costruire qualcosa di unico e personale. È un viaggio che inizia con una domanda semplice ma potente: Come possiamo dare più significato alla nostra vita, imparare dai grandi maestri e lasciare un’impronta che parli davvero di noi, diventando ogni giorno una versione migliore di quello che eravamo ieri?
Guardando al Futuro
Mentre il 2024 si chiude, mi rendo conto di non avere tutte le risposte. Ed è proprio questo che mi piace.
Il 2025 sarà l’anno delle domande. Mi concentrerò sul percorso, anziché cercare di arrivare il prima possibile alle risposte. Non posso né voglio più continuare ad anestetizzarmi e distrarmi con materiale di bassa qualità. Ne va della qualità dei miei pensieri e quindi della mia vita.
Il 2025 inizia con una visione più chiara e con il desiderio di condividere questo viaggio con te. Nei prossimi mesi, pubblicherò articoli, riflessioni e strumenti pratici per aiutarti a costruire il tuo sistema di crescita personale, a coltivare la curiosità e a esplorare le connessioni tra le cose che ami.
Un Invito a Rallentare
Se c’è una cosa che ho imparato quest’anno, è questa: il viaggio vale sempre la pena, anche quando la meta non è ancora chiara. E il vero dono non è arrivare alla fine, ma scoprire chi diventi lungo il percorso.
Per questo ti invito a fare lo stesso. Prenditi un momento per riflettere sul tuo anno. Cosa hai imparato? Quali connessioni hai creato? Quali domande ti accompagneranno nel 2025?
Buon anno.
E buon viaggio.
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