Sono i dettagli che fanno la differenza. Parole sante.
Ad esempio, la mano destra del David di Michelangelo ha un muscolo che si tende solo quando la mano prende la posizione della statua (standing ovation per la competenza di Michelangelo, per favore). Nessuno ne avrebbe notato la mancanza, eppure l’artista ha sentito il bisogno di aggiungere questo dettaglio.
Mettiamo il caso che tu stia cambiando il pannolino: togli quello vecchio, pulisci con cura tutto ciò che c’è da pulire e prendi il pannolino pulito. Ruoti il bambino su un fianco, poggi il pannolino sul cuscino e fai ruotare di nuovo il bambino. Con soddisfazione lo chiudi e allacci il body.
Hai appena tralasciato un dettaglio importantissimo. Cruciale. Un dettaglio che ti costerà caro, credimi. Visto che tengo questo blog per condividere la mia crescita come padre, voglio rivelarti questo dettaglio prima che sia troppo tardi.
Quando hai allacciato il pannolino, ruota di nuovo il tuo bambino e piega la parte anteriore verso l’interno.
Stamattina metto Alexander sul cuscino per cambiarlo. Lui mi guarda felice e spensierato, io lo guardo con gli occhi a cuoricino. Poi slaccio il body e sento che qualcosa non torna.
Velocemente ripasso tutte le preghiere che conosco in tutte le lingue che conosco.
Poi giro Alexander su un fianco. Ho pensato e ripensato ad un modo poetico di descrivere la scena che ho davanti. Ho prodotto una massima zen:
“Il contenuto non è più nel contenitore”
Oppure se ti piacciono le immagini:
“Come ci è finito del burro di arachidi qui?”
A proposito, c’è un trucchetto che non tutti conoscono. Se guardi bene i body dei neonati hanno delle pieghe sulle spalle. Qualora ti succedesse ciò che è successo a me stamattina, sfilare il body dalla testa ti qualificherebbe come sadico.
Quelle pieghe sulle spalle ti permettono di allargarlo, consentendoti di sfilarlo dal basso.
L’importanza dei dettagli.