Oggi abbiamo avuto la giornata di prova al nido con Alexander.
A settembre rientreremo al lavoro. Pur avendo provato ad incastrare gli orari del lavoro, non possiamo fare a meno del nido per 2 giorni e mezzo. I tempi di attesa per ottenere un posto sono lunghissimi, per cui ci eravamo messi alla ricerca già da metà gravidanza.
Abbiamo girato un paio di nidi e quando siamo usciti dall’ultimo ci siamo guardati e ci siamo detti “Ok, è questo!”. L’ambiente ci è piaciuto molto. Il personale ci ha fatto un’ottima impressione. Lavorano con gruppi verticali, in ogni classe ci sono bambini dai 0 ai 4 anni secondo determinate proporzioni. Hanno esperienza con bambini poliglotti. Sono in costante contatto con i genitori e fanno tante attività all’interno e all’esterno. Si trova a un quarto d’ora a piedi da casa, il che non guasta affatto.
Qualche settimana fa ci mandarono un invito via mail per invitarci ad un colloquio conoscitivo ed una mattinata di prova per Alexander. Quella mattinata è arrivata oggi.
L’appuntamento è alle 09:30. Alexander vuole fare le cose per bene e quindi ha pensato di svegliarsi alle 4. Appena scesi di sotto però ci ha ripensato e si è rimesso a dormire. Invece di risalire mi sono allungato sul divano ed ho provato a riposare un po’.
Il biberon è arrivato alle 05:45, dopodiché siamo tornati di sopra e siamo riusciti entrambi a dormire un’altra oretta.
La maestra Leonie ci accoglie sorridente e ci fa accomodare nell’ufficio. Iniziamo a discutere alcuni dettagli, ricapitolando orari e giorni. Alexander siede in braccio a me ed è rapito dalla bellissima lampada appesa sul tavolo. Poi guarda curioso Leonie. La buona impressione di qualche mese fa è confermata.
«Vogliamo andare dal resto del gruppo?»
Il colloquio era finito e la mattinata di prova stava per iniziare.
«Certo» rispondiamo con una sensazione mista di curiosità e malinconia.
Entriamo nella sala dei “Leoni Marini”. Questo è il gruppo a cui appartiene Alexander. Ci sono altri quattro bambini seduti a tavola con la maestra Marian. È l’ora della frutta, che si mangia seduti tutti insieme dopo aver cantato una canzoncina.
«Dal quarto mese gli daremo i passati di frutta. Fino ad allora seguirà il suo schema con il biberon» ci spiega Leonie.
Alexander si guarda intorno curioso, impegnato con il suo ciuccio e le sue mani. Nessuna traccia di ansia o stress. Rilassato e curioso. Leonie ci mostra la culla sospesa che utilizzano per fare addormentare i più piccoli e la carrozzina per portarli fuori in caso di attività all’aperto. Ci spostiamo nella stanza con i lettini. Ogni bambino ha un cestino dove vengono riposti vestiti di ricambio, biberon e sacco a pelo.
Torniamo nella sala, Marian si avvicina e inizia a parlare con Alexander. Lui la guarda interessato e per niente spaventato.
«Volete salutarlo?» Leonie prende in mano la situazione. Io abbraccio Alexander e lo bacio. Carolien fa lo stesso. Poi lo passo a Leonie. Succede tutto velocemente, non abbiamo quasi tempo di registrarlo e forse è meglio così.
Alexander ci guarda curioso e pacioso dalle braccia di Leonie. Carolien fa una foto dopo aver chiesto il permesso. Un paio di secondi dopo ci ritroviamo a camminare verso la porta. Leonie si sposta con Alexander verso gli altri bambini e inizia a presentarglielo. Noi ci giriamo un paio di volte e riusciamo a non fermarci. Lo facciamo dopo essere usciti dalla sala, prima di arrivare al portone.
Guardiamo i bambini stringersi intorno ad Alexander. Carolien non riesce a trattenere una lacrima. Io la guardo e mi commuovo pensando a tantissime cose tutte insieme.
Usciamo e passiamo davanti alle finestre. Bambini e maestre ci salutano.
Torniamo a casa e ci prepariamo un bel caffè. Ce lo beviamo in giardino, al tepore del sole della tarda mattinata.
Guardo mia moglie, penso a mio figlio.
La contentezza bussa discreta ed io la lascio entrare.