Oggi Alexander ha compiuto 2 mesi. Sembra essere molto di più, a giudicare dalla stanchezza.
Per celebrare il suo complimese (Dio quanto odio questa parola, non posso credere che la stia usando), ha deciso di piangere tutto il giorno. In realtà non l’ha deciso perché non aveva di meglio da fare. Verosimilmente ha a che fare con il cambio di latte in polvere.
L’altro ieri abbiamo deciso di provare un altro tipo di latte in polvere, fatto a posta per evitare crampi e coliche. Alexander non era d’accordo, o meglio, la sua pancia aveva bisogno di tempo per digerire il cambiamento (simpatico eh?). La popò era diventata verde e più solida del normale. In più, Alexander si fermava a metà della poppata lamentandosi. Cosa che non succedeva mai.
Essendo questi i presupposti, è normale che fosse stranito oggi.
Abbiamo deciso di tornare al latte che usavamo prima. Una scelta che si è dimostrata azzeccata. Si è calmato, ha bevuto senza interruzioni e non si è lamentato più. Ha dormito talmente tanto che siamo riusciti a riposare sul divano anche noi.
La giornata si è conclusa con una notizia bellissima. Mia sorella e il compagno sono in dolce attesa. Stasera hanno comunicato a tutti che sarà un maschietto. Sappiamo già il nome ma non lo condividiamo prima che lo facciano i futuri genitori. Un nome bellissimo.
Qualche giorno fa ho avuto una sorta di illuminazione in cui ho chiaramente sentito che sarebbe stato un maschio.
Noi eravamo seduti sul divano, Alexander aveva quasi finito la poppata. Gliel’abbiamo detto subito.
Ho realizzato per la prima volta che dopo essere diventato padre, diventerò zio. Avrò un’altro pargoletto da viziare, incantare, far appassionare. Non vedo l’ora.
Come sempre i momenti di grande felicità portano con sé profonda tristezza. La tristezza di non poter condividere questo momento con nostra madre. Ma io lo so, così come è stato per Alexander, che lei sa già tutto. Che i suoi occhi dolci e pieni d’amore si saranno già posati su questa vita che sta crescendo.
La cercheremo come sempre e la sentiremo come sempre. Quando la tristezza colpirà, guarderemo i nostri figli.
L’ennesimo regalo che nostra madre ci ha fatto mettendoci al mondo.