Luglio 22, 2023 morenomaugliani

Dialoghi, turni di notte e biberon

Foto di ciottoli sul bordo di un fiume

Da quando abbiamo raggiunto i 120 ml a poppata, Alexander riesce a resistere quattro ore prima di avere di nuovo fame. La notte, diventano facilmente quattro e mezza o anche cinque. Questo ci concede più respiro e possibilità di fare altre cose. Tra le quali il dormire.

Il periodo delle sveglie continue sembra essere arrivato all’epilogo. Non è ancora terminato e non terminerà la settimana prossima. Ma questo cambio di rotta ci rassicura mentalmente e fisicamente.

Avendo le quattro ore fisse, possiamo anche fare un planning più efficace. Da ieri abbiamo stabilito che chi farà il “turno di notte” (la poppata delle 3) andrà a dormire prima dell’altro. Questo farà la poppata immediatamente precedente. In questo modo entrambi dormiremo più o meno le stesse ore. Certo, svegliarsi alle 3 e riaddormentarsi alle 4 non è l’ideale, eppure devo dire che la sensazione di stanchezza è molto più sostenibile.

D’altronde, lo sapevamo che con l’arrivo del primo figlio avremmo salutato il riposo notturno.

Qualche giorno fa Carolien ha letto che la durata ideale di una poppata dovrebbe essere intorno ai venti minuti. Se durava di più, probabilmente il ciuccio del biberon era troppo piccolo. O meglio, c’era pochi buchetti.

Alexander ci metteva un’ora a finire 90ml. Alla fine era molto stanco. Carolien ha smontato il ciuccio ed ha visto che effettivamente c’era un piccolo buchetto. L’ha cambiato con uno a tre buchetti. Ora le poppate duravano 15 minuti.

All’inizio arrivavano più crampi, perché ovviamente Alexander beveva con la forza che usava con il ciuccio più piccolo. Entrando più latte in meno tempo, stomaco ed intestìni avevano un bel da fare.

Dopo un paio di giorni si è sistemato tutto Alexander ora beve un po’ più lentamente, prendendo da solo le pause quando ne ha bisogno.

L’interazione con l’ambiente circostante si sviluppa sempre di più. Oggi pomeriggio gli abbiamo comprato un peluche a forma di libro. Ha colori accesi, materiali diversi ed emette diversi rumori quando lo tocca. È pensato apposta per stimolare la vista, l’udito e il tatto del bambino.

Gliel’abbiamo attaccato sulla carrozzina e lui ha iniziato subito ad esplorarlo con le sue mani.

Stasera, durante una passeggiata con Truus, Carolien ha filmato un bellissimo dialogo a colpi di “Oh”. Alexander guardava fisso la telecamera mentre ribatteva agli oh di Carolien con tempismo perfetto.

L’orsetto di ieri conferma anche oggi il primato come peluche preferito. Ha avuto un’accoglienza caldissima ad ogni giro di giochetto. Sono riuscito a filmarlo con il mio telefono.

Se vuoi vedere i video, li trovi sui miei social.