Se pensi che la crescita del neonato avvenga in maniera graduale e fluida ti sbagli di grosso. In un relativo lasso di tempo ci sono tantissimi scatti di crescita cognitivi.
Questi sono dei picchi in cui il bambino cresce più velocemente. Quasi sempre questi momenti comportano rivoluzioni importanti nei processi cognitivi. Non posso succedere senza conseguenze o cambiamenti nel comportamento e nell’umore.
Da ieri Alexander piangeva molto più spesso ed era più nervoso. Uno spostamento di un millimetro del biberon durante l’allattamento portava pianti inconsolabili. Si bloccava durante la poppata (mai successo fino a ieri). Non potevamo neanche provare a metterlo a letto o nel box senza un’altra tempesta di pianto. Allo stesso tempo “chiacchierava” molto di più. Il ciuccio veniva spesso spodestato dalle mani. Tutte cose nuove.
Stamattina c’è stato l’apice. Siamo scesi verso le 7:30, orario del biberon. Alexander invece…si è riaddormentato. Mai successo. Dopo un’ora ho deciso di svegliarlo. Grave errore. Non c’era verso di calmarlo, neanche con il biberon. Quando ci riuscivo provavo ad offrirgli di nuovo il biberon, ricevendo nuovi urli. Suoni, tra l’altro, mai emessi prima.
Dopo una buona mezz’ora è riuscito a calmarsi abbastanza da mangiare. Anche qui, qualcosa di nuovo: a metà del biberon si è fermato e non c’era verso di continuare.
Ne ho parlato con Carolien che nel frattempo si era svegliata per le urla. Siamo andati a ricercare possibili cause e abbiamo trovato un articolo di una rivista autorevole olandese dove erano elencati i “sintomi” dello scatto di crescita delle 11 settimane. Combaciavano perfettamente con quelli che aveva Alexander.
Gli scatti di crescita cognitivi avvengono più o meno in questi periodi:
- 5 settimane
- 7 – 9 settimane
- 11 – 12 settimane
- 14 – 19 settimane
- 22 – 26 settimane
- 33 – 37 settimane
- 41 – 46 settimane
L’emblema dello scatto cognitivo delle 11 settimane è lo sblocco della fluidità del movimento. A livello cognitivo il bambino inizia a percepire determinati movimenti come un tutt’uno. I movimenti scattosi iniziano a diminuire.
Tipico di questa fase è anche il mettersi le mani in bocca. È il modo del neonato di conoscere il mondo esterno. È importante non vietarglielo o toglierli le mani dalla bocca.
Ancora di più in occasione di questi scatti cognitivi, è importante mantenere la calma e consolare il bambino. È inutile girarci intorno o indorare la pillola. Questa fase è dura, visto che arriva dopo quasi 3 mesi di sistematica privazione del sonno.
Come ho già detto in altri blog, non sentirti sbagliato se ti senti stanco o arrabbiato. Questi sono tabù che dobbiamo sfatare una volta per tutte, per evitare di arrivare a situazioni veramente irreparabili.
Non sottovalutare i tuoi stati d’animo e soprattutto non sopravvalutare la tua resistenza!
Parlane con il tuo partner, i tuoi famigliari, amici o esperti.